La casa dei
doganieri
Eugenio Montale Le occasioni (Torino, Einaudi 1939). Tu non ricordi
la casa dei doganieri
sul rialzo a strapiombo sulla scogliera: desolata t'attende dalla sera in cui v'entrò lo sciame dei tuoi pensieri e vi sostò irrequieto. Libeccio
sferza da anni le vecchie mura
e il suono del tuo riso non è più lieto: la bussola va impazzita all'avventura. e il calcolo dei dadi più non torna Tu non ricordi; altro tempo frastorna la tua memoria; un filo s'addipana. Ne tengo
ancora un capo; ma s'allontana
la casa e in cima al tetto la banderuola affumicata gira senza pietà. Ne tengo un capo; ma tu resti sola né qui respiri nell'oscurità. Oh l'orizzonte
in fuga, dove s'accende rara la luce della petroliera! Il varco è qui? (Ripullula il frangente ancora sulla balza che scoscende ...) Tu non ricordi la casa di questa mia sera. Ed io non so chi va e chi resta.
Galleria della Creativita' Angela Campanella
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Words and Tags 26 Gennaio 2023 Diana Moscatelli Rubrica Poesia in Grafica La casa dei Doganieri - Eugenio Montale
Tizzi 2023
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